Care genti che me udite
raccontare tante storie
accorrete, su venite
che narrarvi ho le glorie
della Michel, le ragazze,
cose belle e cose pazze.
Presto presto, su in fretta
che il treno non ci aspetta!
C’è un po’ di agitazione,
presto andiamo alla stazione.
Gita al mare, che cuccagna,
la salute ci guadagna!
Dove andiamo? A Portofino?
Non ci arriva il trenino
Cara Nervi eccoci qui
ma prima tutte a far pipì.
Piano piano, lentamente
ci avviamo tra la gente.
Sulla lunga passeggiata
che sul mare è balconata
calmo è il mare, non c’è vento
il cielo è grigio, ma in un momento
ecco il sol fa capolino
e ci scalda anche un pochino.
Su nel parco poi saliamo
tutti insieme per cercare
un bel posto per mangiare.
Pranzo al sacco, che mangiata,
poi il the caldo e la crostata,
e per farci divertire, un maghetto improvvisato,
che l’arcano ha infin svelato.
Atteso abbiamo fino alle tre,
poi sedute in un caffè,
che arrivasse in orario
il nostro treno sul binario.
Ciao Nervi, ciao parco, ciao mare,
è già l’ora di tornare.
E mentre il treno corre via
già ci assale la nostalgia.
Alessandria, siamo a casa,
sulla porta c’è chi ci aspetta,
quasi fosse di vedetta,
sarà lì da stamattina?
È proprio lei, Suor Natalina!