Istituto Divina Provvidenza AlessandriaL´ Istituto, organizza molteplici attività quali: didattiche, di riabilitazione, di animazione, sedute di musicoterapia, incontri e colloqui con la figura della psicologa oltre alla principale cioè offrire assistenza a coloro che si trovano in una situazione di particolare difficoltà .
Gli scopi delle attività possono differenti ma l´ obiettivo è comune: mantenere le capacità di base della singola ospite ponendo attenzione all´ unicità della richiesta. Inoltre, si vuole offrire un maggiore stimolo alla quotidianità , cercando di mantenere una buona socializzazione con i pari e con gli operatori che si susseguono e che collaborano con l´ intento della Casa e la spiritualità ed il carisma delle figure religiose di riferimento.
Gli operatori professionali presenti in organico, si relazionano ogni giorno sia con il gruppo sia con la singola persona, utilizzano differenti strumenti che la Casa mette a disposizione per garantire il massimo del servizio dedito alla cura del sè ed altrui persona, pur mantenendo il senso proprio di una grande famiglia laddove ogni singola persona è protagonista e partecipe della stessa quotidianità .

Le attività garantiscono dunque, un supporto non soltanto di rieducazione motoria soprattutto un sostegno morale e psicologico atto ad aumentare e migliorare la situazione di disagio.
Tutte le ospiti della Casa, partecipano con buona volontà e liberamente in molti gruppi che si sono organizzati per le varie attività e a seconda delle proprie abilità ed affinità raggiungono buoni risultati sia individuali che di appartenenza al gruppo interiorizzando le più comuni regole di convivenza pacifica e quotidiana.
Molte sono le attività manipolative in cui si evidenzia la creatività di ognuna, altre invece mettono in luce la capacità di relazionarsi evidenziando il fatto di essere ancora una persona vitale.

Attività didattiche

3page-img5Si organizzano per le persone diversamente abili, il cui scopo è mantenimento capacità di base, socializzazione ed accompagnamento alla realtà esterna. Si organizza la scuola articolata in diverse discipline dall´ educazione artistica alla stesura del giornalino ¨ Piccole Storie¨, periodico in cui si descrivono gli eventi della Casa ed anche si ricerca materiale da raccontare riguardanti fatti realmente accaduti. La divulgazione del giornalino permette di conoscere maggiormente questa particolare realtà . Altra importante attività è l´ organizzazione del saggio, manifestazione di fine scuola in cui le protagoniste salgono sul palcoscenico alternandosi in diverse performances. Inoltre, si evidenziano uscite esterne.

Attività di riabilitazione

3page-img4Consente di migliorare le prestazioni motorie per una maggiore autonomia personale. Tale attività si organizzano per le ospiti della Casa che necessitano di rieducazione motoria causata da trauma e da patologia. La fisioterapia offre ausili e tecniche all´ avanguardia, inoltre la presenza quotidiana dell´ operatore professionale permette e garantisce un intervento mirato ed efficace alle ospiti che si trovano in difficoltà . L´ operatore in collaborazione con figure mediche interagisce sia con l´ individuo singolo sia con il gruppo prestando attenzione e focalizzando interventi specifici il cui scopo è sicuramente quello di migliorare una disagiata condizione di vita e raggiungere livelli di autonomia prefissati.

Attività di animazione

Nella società odierna in cui il tempo sfugge di mano e la tecnologia viene utilizzata come metodo di relazione e comunicazione con gli altri dobbiamo soffermarci ad osservare la figura dell’anziano.

L’anziano abituato a pensare a se stesso e ad utilizzare le proprie capacità per fare fronte alla vita si trova all’improvviso a non contare più sulle sue possibilità fisiche o cognitive e a doversi rimettere in gioco in una nuova fase della sua maturità/esistenza.

Smarrimento, delusione, rabbia e rassegnazione possono indurre l’anziano a chiudersi in se stesso senza comprendere che invecchiare diventa un nuovo modo di vivere ed agire, spesso prezioso.

La figura dell’animatore all’interno della nostra struttura si pone come obiettivo prioritario il benessere generale dell’ospite, mantenendo la sua dignità e autostima e mettendo in risalto tutto il buono e l’umanità dei rapporti di cui si può godere sempre, nonostante tutto.

Il mondo della Terza Età è un mondo complesso e delicato nel quale bisogna accostarsi in punta di piedi, con rispetto, attenzione e amore. Spesso l’anziano erige barriere difensive, a volte inconsapevolmente, che con il giusto tempo e le giuste attenzioni l’animatore cerca di abbassare per poter diventare il suo punto di riferimento in una nuova realtà, sconosciuta e un po’ temuta.

TEMPI E PROGRAMMAZIONE

La nostra attività si compone di due momenti principali per ogni reparto: il mattino dedicato ad una attività ludica, più di laboratorio; il pomeriggio con momenti più discreti e laboratori con esercizi cognitivi e più discorsivi.

TIPI DI ATTIVITA’

· Laboratori creativi

· Attività di stimolazione cognitiva

· Proiezione di film

· Feste a tema con musica e giochi

· Attività al computer

· Laboratorio di “Coccole”

· Lettura del quotidiano e attività di orientamento spazio-tempo

· Grande festa di chiusura d’anno

SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’

Durante l’attività del mattino svolgiamo diversi tipi di laboratori con gruppi misti di persone cercando di adattarci alle loro capacità. Gran parte delle persone trovano gradevole colorare disegni che poi usiamo per abbellire i corridoi dei reparti. Altre persone impossibilitate a colorare semplicemente chiacchierano o ascoltano musica o rispondono agli indovinelli posti a voce alta per tutti. I più attivi e volenterosi aiutano in reparto e solo a volte vengono coinvolti nelle nostre specifiche attività, ma comunque ci conoscono e di tanto in tanto si siedono con noi. Molti lavorano instancabilmente per le varie feste a seconda del periodo; tra marzo e giugno ad esempio prepariamo i lavoretti per la festa estiva di chiusura d’anno, in inverno invece prepariamo lavoretti da esporre alla mostra missionaria.

Nell’attività del pomeriggio abbiamo invece gruppi omogenei di persone che, ad esempio, discutono di cucina. Questi gruppi pomeridiani sono composti da un numero ridotto di ospiti per favorire la socializzazione più stretta, in piccoli gruppi infatti è più facile sentirsi a proprio agio e perfino confidarsi. Cercando di coinvolgere più persone possibile abbiamo iniziato anche un’attività di chiacchiere e compagnia individuale nelle loro camere per le persone allettate che sarebbero altrimenti escluse da una qualsiasi altra attività

L’obiettivo principale delle nostre attività è di supportare ed aiutare i nostri ospiti e i loro familiari nell’affrontare con serenità questa nuova realtà.

 

Sedute di musicoterapia

La MT, presente in Istituto dal 2007, è una disciplina molto complessa nella categoria delle terapie non farmacologiche (NPT) e ha come finalità il benessere della persona malata; l’utilizzo dell’effetto distensivo e rasserenante della musica (in alcuni caso “terapeutico”) affonda le sue radici in tempi lontani. In alcune culture antiche, quella cinese ed indiana, musica e medicina erano tra loro collegate, ma anche in Europa ci sono vari esempi; la MT nasce e si sviluppa nel campo psichiatrico e si sposta successivamente in moltissimi altri ambiti applicativi, tra cui quello geriatrico. Due aspetti della musica sono noti a tutti: il primo è la grande influenza che può avere sul tono dell’umore, sperimentato da molti di noi, è così forte e prevedibile che in tanti la utilizzano (in casa o in auto) per ritrovare tranquillità e recuperare una dimensione meno compulsiva della vita. Il secondo è il forte potere mnestico della musica, il riascolto di un brano musicale può evocare con molta precisione un episodio della vita, ricomponendo nella nostra testa non solo le caratteristiche temporali e spaziali dell’episodio stesso, ma anche lo stato d’animo che caratterizzava quella circostanza. Intorno alla musica si ricostruisce il ricordo nella sua complessità cognitiva ma anche emozionale. Queste brevi considerazioni ci portano a riflettere sulla possibilità che la musica possa agire in maniera positiva non solo sulla persona sana, ma anche su quella malata, assumendo così un profilo genericamente terapeutico. L’estensione dell’uso della MT al campo delle demenze è legata a due motivi: il ruolo che i disturbi della memoria e del comportamento hanno nella demenza e, secondo, la prevalenza dei disturbi non cognitivi (BPSD) e la loro nota influenza negativa sulla qualità della vita del malato e del network familiare e sociale.

Le attuali applicazioni della musica e dell’elemento sonoro musicale in geriatria presentano spesso notevoli differenze, si passa da situazioni di animazione musicale, dove l’obiettivo è il benessere e la socializzazione, poi abbiamo esperienze di ascolto musicale che possono avere diverse finalità:

1) EVOCATIVE dove si cerca di sollecitare dei ricordi,…;

2) INDUTTIVE DI NESSI nelle quali si cerca di facilitare il riconoscimento di ambienti o di momenti della giornata;

3) CONTENITIVE nell’ipotesi che l’ascolto (musica classica, musica preferita, musica del cuore) possa, soprattutto nelle demenze, ridurre i disturbi comportamentali e migliori il tono dell’umore e la socializzazione.

La definizione più aggiornata di MUSICOTERAPIA in occasione dell’VIII congresso mondiale di MT (WFMT) è: “la MT è l’uso della musica e/o dei suoi elementi (suono, ritmo, melodia, armonia) per opera di un musicoterapista qualificato, in rapporto individuale o di gruppo, all’interno di un processo definito per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la mobilitazione, l’espressione, l’organizzazione e altri obiettivi terapeutici degni di rilievo nella prospettiva di assolvere i bisogni fisici, emotivi, sociali, mentali e cognitivi. La MT si pone come scopi di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano intra personale e/ o interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione e la terapia”.

Il musicoterapista

Pavan Marco

CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOTERAPIA

 

L’obiettivo dello psicologo nelle strutture per anziani è quello di migliorare la qualità della vita dell’ospite intervenendo sia sull’individuo che sulla famiglia.

I servizi offerti presso l’Istituto Divina Provvidenza sono i seguenti:

 

  • VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA che comprende assessment cognitivo, emotivo, comportamentale e neuropsicologico. Colloqui di sostegno individuali oppure esercitazioni di riabilitazione cognitiva individuale o di gruppo volte al mantenimento delle abilità cognitive residue, stimolare la comunicazione e la socializzazione.

 

  • GRUPPI DI MEMORIA E RIORIENTAMENTO ALLA REALTA’: formazione di piccoli gruppi omogenei dove vengono utilizzati metodi di stimolazione specifici quali:

memory training per condividere gli eventi di vita e consolidare il ricordo individuale con il supporto degli altri membri;

mnemotecniche per facilitare la ritenzione di informazioni a lungo termine mediante l’uso di artifici. Alcune tecniche sono di tipo verbale come il metodo delle iniziali, delle parole associate e delle storie. Altre sono di tipo visuo-spaziale come le immagini assurde;

reminiscenza che consiste nello stimolare il racconto di un episodio legato alla propria storia di vita;

ROT (Reality Orientation Therapy) per ri-orientare la persona con confusione mentale rispetto a sè, alla sua storia di vita e all’ambiente circostante.

 

  • SOSTEGNO PSICOLOGICO E PSICOTERAPIA volti a migliorare lo stato emotivo degli ospiti che ne richiedono l’utilizzo, mediante un processo di elaborazione della propria sofferenza attraverso un percorso di sostegno psicologico e/o psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale.

 

  • RIABILITAZIONE COMPUTERIZZATA mirata al potenziamento delle singole funzioni cognitive (memoria, attenzione, percezione, prassie) mediante software specifici.

 

Dott.ssa Laura Zuccotti